Felice Zingarelli

Nato ad Andria –BAT provincia pugliese– approdato a Roma, meta dei suoi sogni, allo scoccare dei 18 anni.

Passati i primi mesi di dipendenza motoria, a partire dal 19 giugno 1964, verso il primo anno di età è finalmente riuscito a raggiungere da solo quell’enorme scatolone nero con tanti denti bianchi da cui provenivano, per gran parte della giornata, melodie e armonie. Così ha cominciato a pestare con tutta la sua forza (???) sui tasti del pianoforte del nonno, anche lui Felice, direttore della banda del paese. Pianoforte passato poi di mano al padre Francesco e destinato a ritornare un giorno ancora a Francesco, il figlio.

Più o meno verso i 3 anni ha imparato a leggere e scrivere la musica e a 5 anni, ormai avvezzo ai ricami del pentagramma, ha cominciato a sperimentare l’ebbrezza del foglio bianco su cui riversare le cascate di colori che fuoriuscivano magicamente dai polpastrelli.

La carriera scolastica magari ne ha risentito un po', ma tra conservatorio, orchestre jazz e sperimentali, piano bar, estemporanee di pittura e quant’altro, un diploma da geometra l’ha poi conseguito.

È nel periodo del servizio militare, primi anni '80, che ha scoperto il nuovo mondo digitale. Qualche rivista specializzata del vicino di branda ha fatto scoccare la scintilla, poi il mitico Commodore 64! È stata una faticaccia averlo tra le mani! Suo, interamente suo. Ma ne valeva la pena: ora poteva cominciare ad impastare le note con i colori... scoprendo però ben presto che l’impatto nella società di queste macchine sarebbe stato tale da non potersi esimere dal pre-occuparsi anche degli aspetti etici.

La Lynx è stato uno dei suoi grandi amori. Dal 1995 con le mani in pasta un po’ dappertutto: grafica, sigle musicali, sonorizzazioni, montaggi e post-produzioni video, siti internet e cucina, in ambiti commerciali ma anche per la Pubblica Amministrazione.

Nel 1999 accade finalmente qualcosa che con certezza lascerà una traccia nella storia del proprio passaggio su questo pianeta: riceve il primo incarico diretto nella Pubblica Amministrazione, in particolare per la comunicazione del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma. Il suo nome viene così inserito nella Relazione del PRG / La Macchina del Piano, documento ufficiale del Piano Regolatore in cui sono riportati tutti coloro che hanno partecipato allo sviluppo.

In un breve racconto, che volge rapidamente al termine, è difficile racchiudere le passioni da cui si lascia facilmente travolgere, con curiosità, fame di conoscenza e voglia di ricerca, sempre a caccia di nuove sfide. Ma per dovere di cronaca non si possono non citare, per concludere, le principali variegate esperienze fatte nel "tempo libero" del terzo millennio, di cui alcune ancora in corso: passione per il ballo con gli avvolgenti ritmi cubani del Son e della Rumba; impegno da clicloattivista con adozione del velocipede come mezzo di trasporto urbano; impegno politico territoriale ed europeo intriso di civic hacking; attivismo nel mondo delle mappe critiche; realizzazione di un progetto musicale indipendente da electronic music producer; ingresso come tastierista, arrangiatore e music producer nel ventennale gruppo musicale BandaJorona; formatore Youtuber, content creator in materia di digital music e home recording.

 

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Aggiornato: 28 febbraio 2022